Domenica

​chiamamifaro, Alessandro Belotti, Riccardo Zanotti

Guardo un po' te questa domenica che
Ti bacia, ti spoglia, ti ammazza e t'assorda
Non dirmi che tu non ti fidi di me
Siamo venti diversi, siamo dei treni persi


Via dalla mia età che voglio essere legale
Vestivo da punk quando arrivava a carnevale
Via da 'sta città
Fattura troppo e non va al mare
Via dal mio futuro dentro ad un canto di cicale


Questo domenica morirà dentro a una birra sotto a un tram
Un anno in più non mi cambierà
Ma mentre lo dico il mondo cambia di già
Ballerò l'ultimo tango con le scarpe sporche di fango
In questa notte infame e stronza
In questa storia tutta rotta


Sto ferma perché
Se corro cado e non c'è
Una canzone che mi prenda
Combatto sola questa guerra
E fra le ore del tè e i viaggi alla Jules Verne
Siamo le scie di un'elica
Lontane in questa domenica


Via dalla città e dai pensieri sulle scale
Un sogno guarda la realtà
E si riscopre un po' banale
Via dalla mia età io voglio essere legale
Via da te sempre più in là e sempre più freddo il sole


Questo domenica morirà dentro a una birra sotto a un tram
Un anno in più non mi cambierà
Ma mentre lo dico il mondo cambia di già
Ballerò l'ultimo tango con le scarpe sporche di fango
In questa notte infame e stronza
In questa storia tutta rotta


Da bambina raccoglievo quadrifogli
Ma ora sono solo specchi rotti
Un campanile senza rintocchi
E mia mamma non mi sbuccia più le mele
Come quando stavo bene
(Un bacio la tua Kerouac)


Questo domenica morirà dentro ad una birra sotto ad un tram
Un anno in più non mi cambierà
Ma mentre lo dico il mondo cambia di già
Ballerò l'ultimo tango con le scarpe sporche di fango
In questa notte infame e stronza
In questa storia tutta rotta

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