Come Me

Matteo Ragusa

Non voglio fare l'artista, non voglio il successo
Non voglio più trovare un altro in questo riflesso
Non mi riconosco
Lasciatemi solo
Che il mondo è lo stesso e non mi ci ritrovo
Parlo con me stesso
Freddando il discorso
Che qui siamo in tanti e non trovo il mio posto
Ritrovami se riesci ma non sai capirmi
Che capirsi in questo mondo è la virtù dei vinti
Non ho mai finto niente
Difatti ho perso sempre
Mi chiedevo come fosse la gente sincera
Ma mi ricordo le nottate a mentirmi da solo
Fingendo fossero nottate al lume di candela
E ora che è freddo fuori
Ed io congelo dentro
Vedo il sole tramontare a focolare spento
Forse è la pioggia che mi sfiora e accarezza le guance
Forse è solo sintonia forse è il cielo che piange
Non mi ritrovo più in me stesso
Non ho scelto me
O sono gli altri a non capirmi
Un po' come Baudelaire
Ora che resto chiuso in studio questo è il mio atelier
Non deludo se mi illudo perché penso che
Questa città culla la notte, senza grattacieli
Questa città non mi conosce e lo faceva ieri
Non si ricorda quando a stento mi reggevo in piedi
Lasciando scie di mozziconi sopra i marciapiedi
Come se il nome di mio padre fosse omonimo al mio
Per alternare un'altra "e" e annegare senza un addio
Forse è vero siamo in tanti, ma quanti sarete?
Ora che ho smesso di sommarvi e sottrarvi è soríte
Le orme distinte dai miei passi dileguano in fretta
Siano per strada con i sassi o con gli ossi di seppia
Ma se ne andranno come il fumo il tempo di una sigaretta
Mi rifaccio da Nessuno quando esco di fretta
Sai dovrei smetterla con tutto, fumare
di meno
Stare di meno qui da solo in mezzo ai miei casini
Mi premettevo questa è l'ultima e finivo a zero
Mi promettevo fosse l'ultima, Zeno Cosini
Non mi ricordo più chi sono se parlo con me
So che mi calmerò da solo, non mi servi te
Che ho il posacenere più pieno di me
Un po' meno di sè
Proprio come me
Proprio come me
Proprio come me
Io sto bene e te?
Non mi vuoi credere
Proprio come me
Proprio come me
Proprio come me
Non mi ricordo più chi sono se parlo con me
So che mi calmerò da solo, non mi servi te
Che ho il posacenere più pieno di me
Un po' meno di sè
Proprio come me
Proprio come me
Proprio come me
Io sto bene e te?
Non mi vuoi credere
Proprio come me
Proprio come me
Proprio come me
L'identificazione è sottovalutata
O ti avvicini o ti allontani da una figura impostata
È un paradosso, è un dilemma esistenziale
Tra il volere quella cosa ed il volerla diventare
Ed è imparziale, sono di parte un po' parziale
Per non fermarmi a pensare che
Non mi ricordo più chi sono se parlo con me
So che mi calmerò da solo, non mi servi te
Che ho il posacenere più pieno di me
Un po' meno di sè
Proprio come me
Proprio come me
Proprio come me
Io sto bene e te?
Non mi vuoi credere
Proprio come me
Proprio come me
Proprio come me
Non mi ricordo più chi sono se parlo con me
So che mi calmerò da solo, non mi servi te
Che ho il posacenere più pieno di me
Un po' meno di sè
Proprio come me
Proprio come me
Proprio come me
Io sto bene e te?
Non mi vuoi credere
Proprio come me
Proprio come me
Proprio come me

Trivia about the song Come Me by Ego

Who composed the song “Come Me” by Ego?
The song “Come Me” by Ego was composed by Matteo Ragusa.

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