Come Sempre

Giacomo Ruffa, Federico Congiusti

Pupille trasparenti
stringo emozioni forte tra i denti
tra il petto e la gola s’incastra l’aurora se provo a inghiottirmi sotto al mio letto
a me manco piace fare così,
guardare altrove tu urli in silenzio
ti ho messo un bacio dentro quei jeans
magari dopo poi dormi meglio.
Suona pesante sentirmi peso
cado dal cielo rimango illeso
prendo ciò che credo, lo brucio, mi buco di fasci di luce nel mondo acceso.
Siamo ombre solitarie,
cambiare non c’è verso
noi facciamo i duri ma a volte ti giuro che quasi mi sembra ti passi attraverso,
dammi un bacio più denso.
Quanto tempo ci vuole a contorcersi in piccoli istanti (piccoli istanti)
cosa può definire che ciò che vogliamo si prenda ma a piccoli passi (ma a piccoli passi)
devi cambiare e cambi,
vali più dei tuoi avanzi (vali più dei tuoi avanzi)
pure mentre riguardi i riflessi dentro a quegli stagni in cui poi ti ci lanci.
E sai la sorte, così frivola non lancia la moneta
io sto perdendo la fame per tenerti un po’ più stretta,
so che ci ritroveremo tra un caffè e le sigarette
dentro un battito di ciglia
a perder tempo come sempre.

Mi avevi detto torno presto come sempre,
adesso senti quanto pesano le scelte
e mi dicevi tienimi sulle tue spalle
non si rimarginan sti graffi sulla pelle (sulla pelle).
Mi avevi detto torno presto come sempre,
adesso senti quanto pesano le scelte
e mi dicevi tienimi sulle tue spalle
non si rimarginan sti graffi sulla pelle.

Profumavi di spine,
fasci di luce tra medicine
sento la tua voglia di gridarmi addosso
da come non dici che il male uccide.
Resti al centro del palco
a guardare nel vuoto,
se non stringo le mani è che il vetro si rompe
più forte se stringi piuttosto che al suolo.
E sai la sorte, così frivola non lancia la moneta
io sto perdendo la fame per tenerti un po’ più stretta.
so che ci ritroveremo tra un caffè e le sigarette
dentro un battito di ciglia
a perder tempo come sempre.

Mi avevi detto torno presto come sempre,
adesso senti quanto pesano le scelte
e mi dicevi tienimi sulle tue spalle
non si rimarginan sti graffi sulla pelle (sulla pelle).
Mi avevi detto torno presto come sempre,
adesso senti quanto pesano le scelte
e mi dicevi tienimi sulle tue spalle
non si rimarginan sti graffi sulla pelle.

Trivia about the song Come Sempre by Egon

Who composed the song “Come Sempre” by Egon?
The song “Come Sempre” by Egon was composed by Giacomo Ruffa, Federico Congiusti.

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