May Day
Intorno ispirazione, mi sa che la colgo
Spesso do del "tu" ma è a me che mi rivolgo
(Uoh) accolgo in egual modo gioia e odio
E per guardarmi dentro sappi solo
Che ti serve un telescopio
Perché ho un universo interno ed
È big bang se scoppio emozionale intendo
Quindi non seguirmi troppo (No)
Capisci che ti mollo e credici
Che, se t'addentri, poi fallisci
E torni a casa, apollo 13
(Ah) cuori intrepidi pochi ma tanti tiepidi
Li senti, sì
'sti sentimenti sappi che senza non lieviti
Io è nell'aria che mi libro libero
E non mi fermo nell'Olimpo perché
È solo un limbo effimero, ah
Anzi forse qualche volta è
Meglio scendere giù
Dove ti forgi le ali per andare più su
Attento ogni imprevisto depista dal nesso
E sai l'abisso ti rifissa di riflesso
Me stesso, sì, me stesso
Lotto con me stesso e spesso m'umilio
In questo viaggio dove ho perso Virgilio
Cazzo, è delirio depresso e represso
Ah, ah ah, sono gemiti d'ansia
Ah, ah ah, sono gemiti d'ansia
Lingua in gola ora epilessia
È malattia che mi divora d'ora
In ora che passa
Ah, ah ah, sono gemiti d'ansia
Ah, ah ah, sono gemiti d'ansia
Lingua in gola ora epilessia
È malattia che mi divora d'ora
In ora che passa
Assisto inerme a questo insorgere dei demoni
Egemoni e crudeli contro gli angeli rinchiusi
In carceri negli inferi più macabri (Ah)
Stanno la da troppo e sono immemori
Del buono che c'è in me
Spazzato via da tempi vandali
Guardami (Ah) mentre perdo la rettitudine
Afflitto dall'abitudine a
Dannata inettitudine
Attitudine fissa alla solitudine, ah
Scrivo per elevare il mio
Spirito in altitudine
È culmine d'intimità ciò che
Raggiungo nei versi miei (Ah)
Vivo ogni giorno dentro strane metafore
È utile scrivere in oscurità
Lanciando may day (Seh)
Visto che in stanza mia
Nel buio scorgo sagome
Ancora getto ancore nell'oceano del pianto
(Oh)
Dove i ricordi sono anfore e i fondali fango
(Oh) ansimi a se stanti nelle sfere astrali
Attimi agghiaccianti in atmosfere ancestrali
Ah, ah ah, sono gemiti d'ansia
Ah, ah ah, sono gemiti d'ansia
Lingua in gola ora epilessia
È malattia che mi divora d'ora
In ora che passa
Ah, ah ah, sono gemiti d'ansia
Ah, ah ah, sono gemiti d'ansia
Lingua in gola ora epilessia
È malattia che mi divora d'ora
In ora che passa
Me stesso, sì, me stesso
Lotto con me stesso e spesso m'umilio
(M'umilio)
In questo viaggio dove ho perso Virgilio (Ah)
Cazzo, è delirio depresso e represso