Dio
Gagarin, il primo astronauta, a domanda stupida diede questa stupida risposta: "No, lassù in alto Dio non lho visto e non l'ho sentito".
Lassù in alto. Ma chi è? Cosa fa? Cosa ci chiede di fare?
L'astronauta? Dio?
Ma quale?
Quale Dio?
Lontano,
potente,
prepotente,
strapotente,
che decide
lui per noi?
Motore immobile,
opprimente?
Non è, no, no!
Un dio così non va frequentato
e se esiste va eliminato
perché despota, tiranno ingiusto,
vampiro sanguinario,
che succhia la vita.
Quello che noi crediamo invece
è un dio che è uomo.
E' stato anche inchiodato.
E se è veramente Dio
quello che muore lì
vuol dire che Dio è amore.
Quello che noi crediamo Dio
sempre presente,
vuole soltanto vivere e amore.
L'uomo anche se fragile
viene coinvolto
coinvolto nel progetto amore.
Vicino,
tenero,
delicato,
che propone
e coinvolge te,
uomo
nel progetto
che è la vita
vera,
forte,
piena.
Dio è amore
che non spiega l'amore.
Semplicemente ci ama
morendo lui per noi,
indicandoci il come dell'amore.
Assenza di potere,
mancanza di possesso.
E non si spiega,
si vive.