Frutto acerbo
Sotto il letto il diavolo
Cantava già vittoria
E nel buio la paura di dormire
Per il primo giuramento che
Ho strappato al sole
A primavera il sasso nello stagno
Che rimbalzava così forte in noi
Nel rotolarci sotto il fieno
Soffriva il cuore frutto ancora acerbo
E l'estate a sera via di corsa all'osteria
Per ripetere a mio padre
"la minestra è fredda"
Nel silenzio verso casa la sua mano triste
E le ragazze che ridevano
Dietro le spalle dei segreti ardori
Io mi sognavo di fermarle
Ma la mia voce si perdeva al vento
Venne poi l'inverno dietro il
Sole grande e bianco quanto amore
Quanto amore mi scoppiava dentro
Ricordo ancora quello strano giorno
Dissi sincero "non lo voglio fare"
Ma la pregavo di restare
Per un minuto, un minuto solo