Intimità

Luigi Mariano

Sembra pane bianco lievito
Tondo e soffice da mordere
Resto un poco lì a guardartelo
Quasi non riuscendo a crederci

Nell’attesa già ti ecciti
Mentre inizio un po’ a toccartelo
Tu davanti zitta, aspettami
Ché ti palpo accarezzandoti

Sfioro piano la tua schiena
Belvedere senza difetti
Metto a coppa le mie mani
Sopra i glutei tuoi perfetti

Con la testa mi avvicino
E il mio naso s’inabissa
E m’inebrio e bevo vino
Odor di femmina e melassa

Non sta ferma la mia bocca
Tu ti muovi e già sussulti
Mi alzo sulle mie ginocchia
Guardo i tuoi capelli sciolti

E ti prendo per la vita
Per i fianchi vellutati
Provocante seňorita
Dai profili disegnati

E m’appoggio e mi strofino
Sono fiero dritto e perso
Porto avanti il mio bacino
M’inserisco nel discorso

Mugolando tu mi cerchi
Ed arretri collimando
Io precipito tra i varchi
E m’avanzo scivolando

Poi mi prendo tutto il mondo
E mi sento un padreterno
Mia regina sto arrivando
Crollo su di te e mi fermo

Come coltre in pieno inverno
Giaccio immobile a coprirti
Spandi i tuoi capelli attorno
Li respiro per sentirti

E ritrovo le tue dita
Le tue guance rosse in viso
Il fuoco, l’anima e la vita
Tutte dentro a quel sorriso

Trivia about the song Intimità by Luigi Mariano

When was the song “Intimità” released by Luigi Mariano?
The song Intimità was released in 2010, on the album “Asincrono”.

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