Un Giorno Non Più Inverno Non Ancora Primavera
Di musica e di libri, di sentieri senza nome
Avevo nella testa una dolce confusione
Distesa in quel giardino, fra i capelli avevi un fiore
Col mio più caro amico tu giocavi a far l'amore
In lacrime qualcuno se ne andava quella sera
Quel giorno non più inverno, non ancora primavera
In cerca di un pretesto per rubarti un solo sguardo
Mi ero innamorato fino ad essere testardo
Ma la diplomazia, le bugie e poi la corte
E le complicazioni no, non erano il mio forte
Volevo che venissi tu, così, senza parlare
Pretendere il tuo amore e non dirti mai così:
"Ora è portata dal vento l'anima
Sbattuta qua e là, è una pazzia"
Ma dopo tanta nebbia comparivano le stelle
È fresco il tuo respiro ed è chiara la tua pelle
Per cento innamorati come noi c'era una sera
Quel giorno non più inverno, non ancora primavera