La pubblica ottusità

Adriano Celentano, Roberto Soffici

Anche se qualche cosa
Si sta muovendo qua e là
Non c'è più scampo...
Lo so, tu stai pensando
Che quel che conta siamo noi
E questo può bastar...

Ma intorno a noi niente vive più
Che può nutrire questo grande amor
E anche se il cibo non ci mancherà
Per la bellezza dei nostri due corpi
L'amore che ci unisce non è fatto solo di noi due

Ma di tutto il creato che ci circonda
E che un tempo, fu il "giardin dorato"

Il mare sta morendo
E un po’ del nostro amore sta
Marcendo insieme a lui
E l'aria che respiri
È piena di quei mostri che
Ha inventato l'uomo

E anche se l'AIDS non ci colpirà
La nostra splendida storia d'amor
Soffocherà senza accorgersi
Nell'infezione della "pubblica ottusità"
Che con il suo "smerdare"
Ha oscurato anche i raggi del sole

Nell'aria pura viveva il respiro
Del nostro eterno amor
Levigato dai limpidi ruscelli e dai fiumi
E camminavo con te sulla terra sana
Che germogliava tra i fiori
La guarigione per ogni tipo di crisi
Fra un uomo e una donna
Fra un uomo e una donna

Ma oramai non c'è più scampo
La "pubblica ottusità"
Ci seppellirà
In un alito di peste
Dei poveri e dei ricchi
Che sporcan le città
E l'aria che stai respirando
È piena di quei mostri che
Ha inventato l'uomo

Trivia about the song La pubblica ottusità by Roberto Soffici

When was the song “La pubblica ottusità” released by Roberto Soffici?
The song La pubblica ottusità was released in 1996, on the album “Il meglio”.
Who composed the song “La pubblica ottusità” by Roberto Soffici?
The song “La pubblica ottusità” by Roberto Soffici was composed by Adriano Celentano, Roberto Soffici.

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