A Bologna
A Bologna i portici tengono in piedi le case
Hanno i reumatismi e le artriti di braccia operaie
Fingono di essere sordi e di non sapere
Chi sta prendendo la città a calci nel sedere
Titoli a caratteri più cubitali di ieri
A piccole dosi ci si rende immuni ai veleni
Anche all'odore di cavoli del vicinato
Sembra Varsavia a due ore dal colpo di stato
Con i sonnambuli sul cornicione
Fra telecamere antintrusione
A ritmo dei semafori io resto immobile
Chiudendo gli occhi per riaprirli altrove (riaprirli altrove)
A Bologna è comodo avere poteri speciali
Per schivare le armi da taglio e la merda dei cani
Nei parapiglia le facce di film di Charles Bronson
Sembra Marsiglia, soltanto che qui non c'è il porto
La metamorfosi spaventa come
Chitarre elettriche col distorsore
Le orecchie dei nostalgici, delle cariatidi
E di chi nasce già conservatore vecchio nel cuore
Siamo le cavie di nuovi divieti
Abbiamo esaurito i passaggi segreti
Cavalli da giostra fermati apposta
Coi bambini ancora su
Non ci son angeli sul cornicione
Ma telecamere antintrusione
A ritmo dei semafori, io resto immobile
Chiudendo gli occhi per riaprirli altrove
Al centro esatto di Piazza Maggiore
Con leggerezza da pattinatore
Bologna, adesso voltati, mi fai commuovere
Lo sai che esagero con le parole