l'ora della mano vuota

Vorrei essere fango, per dire alla terra
“io sono più stanco, di te”.
La risposta ha pronta “vivo sopra l’inferno, bloccata in eterno”.

L’uomo dibatte “ma se tocca scavare, per dormirti abbracciati”.

Lo sai chi se ne frega? L’acqua, tanto passa
Porta via tutto, e di più.
Per non parlare dei fulmini,
Un saluto e poi, chi li rivede più…

Sono ancora castelli, siamo solo castelli,
Di carte, di sabbia, di pietra e nel mare,
Sono ancora i castelli, ciò che siamo castelli,
Difese murarie, da valicare

Sono ancora castelli, siamo solo castelli,
Di carte, di sabbia, di pietra e nel mare,
Sono ancora i castelli, ciò che siamo castelli,
Fortezze murarie, abbandonate.

Camminare, col triste degli alberi,
Da quando ha perso, i papaveri.
Il sempreverde è solo,
Ogni stagione stagione, ha visto i peschi andare.

Temo l’infinito, perché finito di scopare,
Si alza è solo un numero.
Solo la più grande delusione, ciò che ambiamo è ciò che siamo,
Da sempre.

Sono ancora castelli, siamo solo castelli,
Di carte, di sabbia, di pietra e nel mare,
Sono ancora i castelli, ciò che siamo castelli,
Difese murarie, da valicare

Sono ancora castelli, siamo solo castelli,
Di carte, di sabbia, di pietra e nel mare,
Sono ancora i castelli, ciò che siamo castelli,
Fortezze murarie, abbandonate.