Vetri appannati d’America

Vetri appannati d’America
E tutti se ne sono gia’ andati
Restano i bar vuoti
I cani e le strade
Gli sgabelli le corse e le puntate
Lontano lontano lontano
Vi scrivo da molto lontano
Tra carni cadenti e stelle cadute
E stellette del cielo in terra e per terra
Nel.. silenzio d’America
Marinai e soldati ai telefoni occupati
(e non arrivo ancora a te)
Funerali e bande bandiere e fanfare
(d’America)
Sono Jim e sono un alcohol
Sono John e sono oversize
E grazie Signore
Per il dono della sobrieta’
Per farmi accettare quel che non posso cambiare
E per il coraggio di fare
Nell’unione di anonimi
Dio salvi l’America
Jim siede e dondola
E la madre ciondola
E polvere e polvere in casa
Il cancro è andato ora restan le spese
E sigarette e televisore nel buio sempre accese
Il fiume scorre tra gli argini
Lo caricano sul dorso le gru
Jim dorme armato e come da ragazzo lo sente
Tra la luna e il granturco continuare a passare
Nel.. silenzio d’America
Pioggia sui vetri d’America
E bocconi di pollo in cartone
Restano le pompe come lapidi in piedi
Lungo i chilometri immobili
Affacciarsi dal vetro a una vita
Affacciarsi dove sei finita
La divisa di Kenricks
Il coltello e la carne
E cosa ha fatto al tuo volto la vita
Nel..silenzio d’America

Trivia about the song Vetri appannati d’America by Vinicio Capossela

When was the song “Vetri appannati d’America” released by Vinicio Capossela?
The song Vetri appannati d’America was released in 2008, on the album “Da solo”.

Most popular songs of Vinicio Capossela

Other artists of Contemporary jazz