La rana e lo scorpione
Non ricordo l'anno però ricordo eravamo in macchina
Ridevamo sulla Lega e sulla sua durezza intima
Poi mi dicesti: "Sai
Noi non faremo mai
Le scelte facili
Le strade semplici"
Mesi dopo ci han lasciato le ex in contemporanea
Se non fosse che stavamo un po' male
Era quasi comica
Tu mi dicesti: "Sai
Mi sa che non cambieremo mai
Come quella storia che
C'è la rana e lo scorpione"
Non so se hai avuto anche tu l'impressione
Che il tempo acceleri
A sedici anni un anno dura una vita
Poi a trenta sei già lì
Tu con i tuoi pensieri
Le angosce orrende ed i desideri
Io con le mie canzoni
Vicini eppure così lontani
Lo scorpione doveva attraversare il fiume
Così non sapendo nuotare, chiese aiuto alla rana
"Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda"
La rana rispose: "Fossi matta
Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi"
"Per quale motivo dovrei farlo", incalzò lo scorpione
"Se ti pungo tu muori e io annego"
La rana stette un attimo a pensare
E convintasi della sensatezza dell'obiezione dello scorpione
Lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua
A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena
E capì di essere stata punta dallo scorpione.
Mentre entrambi stavano per morire
La rana chiese all'insano ospite il perché del folle gesto
"Perché sono uno scorpione?", rispose lui
"È la mia natura"
Io le lacrime sul viso di tua moglie
Non le ho mai scordate
Quella gelida mattina d'inverno di cose ne ha cambiate
Mentre ti allontanavi
Mentre guardando ci salutavi
Attraversando il fiume
Come quello scorpione