A mio padre (6 maggio 1992)
Sei maggio 1992
Caro babbo, virgola
È inutile discutere
D'accordo non saremo mai
Che cosa c'è di strano in ciò
Trent'anni ci separano
O forse
C'è il timore in te
Di non trovare più la forza
D'essere al mio fianco
Se gli ostacoli mi fermano
Non preoccuparti, ascoltami
Avrò problemi
Affronto infami ma
Niente mi spaventerà
Niente mi corromperà
Niente al mondo
Mi farà scordare che
Posso vincere
E voglio farcela da me
Eh, già, posso vincere
E voglio farcela da me
So bene che per te è difficile
Giustificare
Questa smania di combattere
Osare l'impossibile, lo so
Ti sembrerà incredibile
Ma più ci penso piu m'accorgo che
Assomiglio proprio a te
E non sai come vorrei
Che la forza non ti abbandonasse mai
Per averti qui
E non arrendermi
Mai
Ciao babbo
A presto