Figli dei nostri figli

Ecco la terra tanti anni fa
Quando c'erano i boschi e le città
Il cielo blu, l'alta marea
E gli animali in quantità
Le lunghe strade, la velocità
I grandi spazi e l'armonia
Aveva coraggio e fantasia
Ma all'improvviso l'uomo è andato via
Là c'era la campagna tra il verde della collina
Dove il tempo passava più lento
E il sole nasceva ogni mattina
I figli dei nostri figli avevano un Dio che non c'è più
Tu un poco gli rassomigli
On erano troppo diversi da come sei tu

Oi delle stelle non abbiamo città
Ci spostiamo leggeri qua e là
Nell'armonia, nell'immensità
Però ogni tanto torniamo qua in mezzo alle trade vuote
O sedui su una collina
Ascoltiamo i discorsi mischiati al silenzio di na notte
Senza mattina
Torniamo in fretta a casa amore
È quasi notte, il sole è già andato giù
Adesso a letto presto figli
Domani è un altro giorno
Ma domani non c'è più

Trivia about the song Figli dei nostri figli by Gianni Morandi

When was the song “Figli dei nostri figli” released by Gianni Morandi?
The song Figli dei nostri figli was released in 1989, on the album “Varietà”.

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