...E Non Andar Più Via
Ho lasciato i pantaloni in un cortile
Ho perso anche una mano in un vicolo
Era un pomeriggio di aprile
Gli occhi me li ha portati via una
Donna grassa a forza di guardarla
Le labbra le ho lasciate tutte
E due su un'altra bocca o su una fontana
Che a essere prudenti non si tocca
Ma mi brucia come un vecchio fulminante
O muori tu o muoio io
Da oggi Roma avrà un altro Dio
Io me ne vado via io me ne vado via
Dove, chiudendo gli occhi
Senti i cani abbaiare
Dove, se apri le orecchie non le
Chiudi dalla rabbia e lo spavento
Ma ragioni giusto
Seguendo il volo degli uccelli e
Il loro ritmo lento
Dove puoi trovare un Dio nelle mani
Di un uomo che lavora
E puoi rinunciare a una gioia
Per una sottile tenerezza
Dove puoi nascere e morire
Con l'odore della neve
Dove paga il giusto chi mangia
Chi beve e fa l'amore dove, per Dio
La giornata è ancora fatta di ventiquattr'ore
E puoi uccidere il tuo passato col
Dio che ti ha creato
Guardando con durezza il loro viso
Con la forza di un pugno
Chiuso e di un sorriso
E correre insieme agli altri ad
Incontrare il tuo futuro
Che oggi è proprio tuo e non andar più via
E non andar più via e non andar