Rivoluzione

Ciro Pisanelli, Francesco Tarducci

Ho sbagliato nella vita troppe volte la via
E la musica di merda forse quella la mia
Che vuoi che sia buttare al vento tutto
Andare al letto distrutto
Svegliarsi distrutto in avaria
Ave Maria perdona questo giorno
Che brucia come i fuochi nella strada di ritorno
Io non ci torno, sono uscito dall'inferno
Demoni attorno, un abbraccio fraterno
Sempre più perversi, sempre più gli stessi
Quei pensieri che aprono universi
Noi ragazzi persi
Che eravamo senza punti di riferimento
Nell'essere umano
Qua la mano, soci per la vita, poi ce lo scordiamo
Poi quando facciamo più soldi restiamo sempre più stronzi
Guardiamo in faccia la realtà
Guardiamo in faccia i rimorsi
Tu come sogni perché io i sogni li ho presi a morsi
Volevamo l'esperienza per uscirne più scossi
E ora costi quel che costi
Scriverò nella mia vita e visiterò posti
Che non conosco e che nemmeno tu conosci
Quindi lasciami sognare e vivere ora questo male
Perché quando hai le catene dimmelo che niente è uguale

Dimmelo che è tutto a posto anche se mi vomito addosso
Tutta questa cattiveria, sono un mostro l'ho imparato
Dall'inchiostro che ho versato in questo stato nasci e muori
In questo stato butto i fiori nella tomba del passato
Perché io ci sono stato ma l'amore non mi ha dissetato
Disertato questa guerra per trovarmi in fuga
Dipendente da ogni cosa
Dalla vita, dalla droga
Dai ricordi, dalla noia
Dalla voglia ancora nuova
Dimmi tu come si stava e ti dirò cosa si prova
Perché io non voglio ancora
Ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora
Dimmi tu come si vive, non ci siamo accorti
Mentre buttano benzina sopra i nostri corpi
Per bruciare l'autostima per essere forti
Camminare in una valle tra vivi e morti
Dove mi porti, dove ricordi dicono corri
Passano il giorni il temporale sopra i nostri sogni
Guardo ancora il vuoto quando tu mi parli

Dovrei ricominciare tutto a quarant'anni
È che siamo grandi dai pensiamo in grande
Ne ho fatte così tante che sono un mutante
Tu sempre distante, io sempre distante
Conoscere chi sono è shockante non credi
Per me è una gran fatica vivere negli schemi
Tu come mi volevi cambiarmi dalla testa ai piedi
Resta in piedi e mezzo alla tempesta preghi a questo credi
Come vedi il tuo futuro sotto questo cielo
Ti dicono lo giuro, ti dicono sincero
In abito scuro e doppio petto nero
Perché suoi tradimenti che si fonda un impero
Tu che hai sempre preso il meglio da questo universo
Io troppo diverso mai trovato il senso
Ne ho puntati uno, poi dieci, poi cento
Ne ho guadagnati cento, poi dieci, poi uno
Come i sogni fatti realizzati mandati in fumo
La vita la consumo da solo
Non posso farne a meno
Dio sa quanto è vero, Dio sa quando nego
Perché sono il figlio che io non volevo
E non volevo stare sul ciglio del burrone
E dire questo è il mio copione
Per meritarmi la vita
Per meritarmi la vita
Per meritarmi la vita
Per meritarmi la vita
Per meritarmi la vita

Trivia about the song Rivoluzione by Nesli

When was the song “Rivoluzione” released by Nesli?
The song Rivoluzione was released in 2023, on the album “Nesliving Vol. IV - Il seme cattivo”.
Who composed the song “Rivoluzione” by Nesli?
The song “Rivoluzione” by Nesli was composed by Ciro Pisanelli, Francesco Tarducci.

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