La Palla Di Pelle Di Pollo N.1
Bambini, sono il vostro amico Nino e vorrei raccontarvi una favola
Una favola che ha come eroe un pollo che si chiamava Apelle
C'era una volta in un paesello un certo gallo chiamato Apollo
Che per figlio aveva un pollo, un pollo che si chiamava Apelle
Un polletto capellone con la cresta a pendolone
Non voleva lavorare, solo giocare e lo faceva così:
Apelle, figlio di Apollo, faceva una palla di pelle di pollo
Gli altri polli giocavano a palla, nel cortile, nella stalla
Con quella palla di pelle di pollo fatta da Apelle, figlio di Apollo
Non vi dico che confusione con i cugini, con i tacchini
La galline padovane, le galline faraone
Nella vecchia fattoria, ogni giorno, mamma mia
Era tutta una partita di pallone
Un guaio succederà!
Per le nozze di sua figlia, il padrone del distretto
Ha invitato ogni famiglia e per fare un gran banchetto
Si apprestò a tirare il collo sia ad Apelle che ad Apollo
Come pure a due dozzine di galline
Che cosa li salverà?
Apelle, figlio di Apollo, fece una palla di pelle di pollo
E tutti i pesci vennero a galla per vedere quella palla
Quella palla di pelle di pollo, fatta da Apelle, figlio di Apollo
Nel vedere tutto quel pesce, molte reti sono poste
E il bottino cresce, cresce: lucci, sogliole, aragoste
Tonni, spigole ed orate, mazzancolle, alici e cozze
Centoquindici portate per le nozze
E ai polli non tocca più
E da quel giorno, polli e pulcini, galli, capponi, oche e tacchini
Senza paura, senza tormenti, vissero tutti felici e contenti
Grazie ad Apelle, figlio di Apollo e alla sua palla di pelle di pollo
Grazie ad Apelle, figlio di Apollo e alla sua palla di pelle di pollo