Le allettanti promesse
Perché tu non vieni insieme a noi
In paese, fra la gente, insieme a noi
In quella cascina così solo, cosa fai
La domenica la messa, finalmente sentirai
No non mi va, preferisco restare qui
Ho la vacca ed il maiale, non li posso abbandonar così
Pompar l'acqua del canale, poco fieno nel fienile, troppo da fare
Prepararmi da mangiare, un'occhiata sempre all'orto
Quando è sera stanco morto mi diverto solamente a dormire
Sì, ma non è vita questa qua
Se ti compri il vestito della festa
Chissà, potresti anche far girar la testa
E se poi non ci riesci
Appena fuori dal paese c'è la giostra
No, non mi va, preferisco restare qua
Io in paese ci ho vissuto già qualche mese
Se di notte fai un passo con la lingua
Che è un coltello, ti tagliano gli abiti addosso
E se parli a una ragazza che è già stata fidanzata
Loro ti mettono due timbri: ruffiano e prostituta
E se qualcuno non difende i suoi interessi con le unghie e con i denti
È degradato ad ultimo dei fessi per non dire degli impotenti
Avrai anche un dancing per ballare
E poi un biliardo per giocare
No non mi va (avrai un'osteria dove tu puoi bere) molto meglio restare qua
No non voglio entrare in mezzo all'invidia e la perfidia (e poi il televisore da guardare)
Non voglio stare a duellar fra gelosie sporche dicerie (potrai anche peccare se lo vuoi)
E bigottume delle dolci e care figlie di Maria
E la politica del curato contro quella della giunta
Tutti lì a vedere chi la spunta
E sorrisi e compromessi e fognature dentro i fossi
No no, io non ci sto
No no, io non ci sto
Io non posso parlare solo di calcio e di donne
Di membri lunghi tre spanne non posso parlare
Di tutte le corna del droghiere
E dell'ulcera duodenale del padre del salumiere
Non posso parlare
Potrai avere un giorno anche dei figli
Per poi farli diventar così, preferisco alleva vitelli e conigli